//Pagella Non Solo Rock 2019

Pagella Non Solo Rock 2019

di Nicola Chiello

Pagella Non Solo Rock 2019, atto I, 15 marzo, sPAZIO 211, Torino

La prima serata di Pagella Non Solo Rock 2019, concorso dedicato agli artisti torinesi emergenti under 23, si svolge venerdì 15 marzo allo sPAZIO 211 di Torino, locale del quartiere Barrieradi Milano storico che da sempre propone concerti di grandi artisti stranieri e non o, come nel caso di sabato 16 marzo, i vincitori di Pagella Non Solo Rock 2018, i Leda.

I primi a calcare il palcoscenico questa sera sono i Bang Bang & The Mannequin, un power trio (anche se si nota un quarto elemento: Biancony, bellissimo manichino bianco senza gambe né testa, nonché songwriter e frontman del gruppo). Una volta imbracciati basso, chitarra e bacchette, è Maria Chiara, la scatenata batterista del gruppo a parlare, definendo il proprio sound un miscuglio di punk e surf, connubio che fa divertire il pubblico fin da subito col primo pezzo in scaletta: Birra, un inno punk cantato in italiano da Riccardo Berca, basso e voce della band, seguito da uno di quei riff surf alla Misirlou su cui è impossibile non muoversi sfrenati (il motivo ricorrente del brano è “danza, danza”).

La musica dei Bang Bang non fatica a trascinare il pubblico con pezzi come Sonno, che se dall’intro di chitarra arida e condita dal tremolo sembra premettere un brano alla Morricone, si rivela un reggae onirico e distorto, che sfocia in un finale furioso con tanto di rottura di bacchetta (il che fa sempre molto punk!). Ma la bacchetta di riserva non serve, perché Maria Chiara prende posto davanti al palco, al collo una chitarra acustica e davanti il microfono e ci racconta la genesi dell’ultima canzone, La droga fa male, scritta di getto dopo averne sognato accordi e testo, poco più di un minuto di pura sincerità da fase REM.

Lasciandoci col sorriso stampato sulle labbra, i Bang Bang cedono il palco a Lorenzo Mastrangelo, in arte Lorenzo Giagnotti, che ci regala un’esibizione totalmente diversa: appena diciassettenne e per la seconda volta su un palco, il secondo concorrente della serata canta tre canzoni di Shawn Mendes (Lost in Japan, There’s Nothing Holdin’ Me Back e In My Blood), compensando l’inesperienza da live con una presenza scenica da vera popstar.

Ciliegina sulla torta, gli ultimi concorrenti della serata sono gli Honest As I Can Be. Il loro folk pop mette d’accordo un pubblico reduce da due spettacoli completamente differenti. E siccome sotto il palco si comincia a essere stanchi, il duo di ukulele composto da Bianca Smoc e dal timido Francesco Paolo Giancristofaro è perfetto per un finale dolce ma che non manca di verve ed entusiasmo. Insieme cantano testi introspettivi e sognanti in inglese e in italiano, le cui tematiche adolescenziali, come ci spiega Francesco, sono ispirate a quelle affrontate, per esempio, dai My Chemical Romance.

Conclusa la gara, è il momento degli headliner: gli Emiglios, trio acustico, sono punk, sono rock and roll e fanno morire dal ridere. Mentre la band porta avanti la serata, quando lasciamo il locale, i Bang Bang sono fuori con le chitarre acustiche che cantano a squarciagola. Il concerto continua. Poi il locale si svuota, tutti vanno a casa. Non male come prima serata.